Sviluppare l'autostima
- Sabrina Mainolfi
- 11 apr
- Tempo di lettura: 3 min
Rubrica di mindfulness
di Sabrina Mainolfi

Quando ci chiediamo come sviluppare l’autostima è perché non ci sentiamo sicuri di noi stessi, in qualche modo ci sentiamo sbagliati, deboli, insicuri, ed è allora che andiamo a spulciare nel passato e osserviamo dei genitori o degli insegnanti che non hanno creduto in noi, che ci rimproveravano con parole dure come: "Tu non vali e non ce la farai mai…" Oppure la faccenda si snoda nel presente, con un marito o una moglie che ci trattano come dei perdenti, delle persone sbagliate, o semplicemente non lo sappiamo il perché, ma sentiamo una insicurezza di fondo, dei disagi che ci fanno riflettere sulla nostra mancanza di autostima.
Ma sappiamo davvero cos’è l’autostima?
Secondo il dott. Raffaele Morelli (1), l’autostima non vuol dire diventare più forte, non vuol dire assomigliare a qualcuno, ai modelli che hai in mente. Autostima vuol dire, dirsi io sono unico/a e le mie esperienze sono uniche e spetta a me soltanto a me prenderne atto.
L’autostima non viene dai successi esteriori, neanche dagli obiettivi che dobbiamo raggiungere, ma da uno sguardo interiore.
Per esempio, arriva l’ansia, bene, la guardi e le dici: "va bene stai con me ansia". Quando smettiamo di attribuire agli altri la causa di ciò che siamo, sentiamo la tranquillità di ciò che siamo profondamente. Accolgo l’ansia perché è un’energia, così come la tristezza, l’insicurezza ecc. Non commentare quello che c’è.
Autostima non vuol dire essere bravi, di successo e sicuri di sé, ma vuol dire stare con sé stessi e qualsiasi cosa accada dire: "io sono qua".
E' necessario mandare via l’insicurezza, diventare più forte, superare i conflitti, diventare una persona migliore?
No, per il professor Morelli autostima significa stare con te stesso/a, avere cura di te, con tutto ciò che non ti piace di te. Per esempio, non mi piace che quando mi innervosisco con qualcuno mi ritrovo a fare scenate. Allora, pensa che questo te è un tuo compagno di viaggio, prendetene cura, come se questo personaggio ne sa più di te, di dove portarti e dove andare e poi, chiudi gli occhi e immagina come se questo personaggio ti portasse in un altro tempo, in un’altra realtà, immagina questo personaggio come un guerriero antico. Sei nato per portare le tue caratteristiche, se sei nato guerriero stai con il tuo guerriero. Dunque autostima vuol dire non ostacolare i personaggi che ti caratterizzano.
Perché non ho autostima?
Analizzare i motivi per i quali non hai autostima non serve. Nella psicologia del profondo, l’idea che le cose che vedi fragili di te, gli errori, le delusioni del passato e del presente, devono essere analizzate non aiuta. Poiché, dimentichiamo che la nostra vita ha un centro, è come un seme che sta sotto terra e che al momento giusto germoglia, questo centro non vive di pensieri, non puoi uscire dall’insicurezza ragionandoci sopra. E' nelle situazioni di disagio che tendiamo a nasconderci per avvicinarci al nostro centro, quello che ci porta dove dobbiamo andare.
James Hillman (2) dice che comunque vada la tua esistenza c’è un daimon, un’energia che ti porta verso lo sviluppo della pianta che sei. Mai ragionare su ciò che è accaduto! La stima di sé, la sicurezza si costruisce giorno per giorno con la percezione dei disagi che arrivano. Senti insicurezza con le sensazioni che l’accompagnano, bene ascoltala, percepisci le sensazioni, spazza via le opinioni e i pensieri che hai su questa insicurezza e su queste sensazioni. Il tuo centro vuole che senti qualcosa di diverso dalle tue opinioni apprese.
Molte persone si svalutano perché sono troppo forti e non vogliono vedere la propria forza. Affidati all’insicurezza, allo sconosciuto.
Vuoi sentirti perfetto/a?
Si tratta soltanto di un’idea di perfezione, non esiste la realtà di questo. Ritrova l’energia interiore che ti porta verso ciò che sei. C’è un sapere innato che sta conducendo la tua esistenza e non lo vedi perché il tuo occhio si è omologato al pensiero comune, non vuoi davvero l’autostima, ma vuoi la stima degli altri. Vuoi essere come qualcun altro, fai paragoni, perdi di vista la tua originalità.
Avvicinati alla tua originalità, non separarti dalla tua essenza. Ci sono capacità innate che fanno di te un essere unico. il disagio viene dalla lotta verso di te.
Autostima è avvicinarsi a quell’energia che fa di te una persona unica.
(1) Dott. Raffaele Morelli, Psichiatra e Psicoterapeuta. Fondatore e Presidente dell’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica, Direttore responsabile delle riviste Riza Psicosomatica, Dimagrire, MenteCorpo.
(2) James Hillman è stato uno psicoanalista, saggista e filosofo statunitense.
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