L'importanza della meditazione: verso la consapevolezza
Rubrica di Mindfulness
di Sabrina Mainolfi
Lo stress e i ritmi frenetici della vita moderna ci rendono infelici, impazienti e frustrati. Siamo spesso così occupati che sentiamo che non c'è tempo per fermarsi a meditare! Ma la meditazione in realtà ci dà più tempo rendendo la nostra mente più calma e concentrata. E’ sufficiente una meditazione di 15 minuti per ritrovare beneficio.
La meditazione può anche aiutarci a conoscere meglio noi stessi. Possiamo imparare a trasformare il nostro pensiero da negativo a positivo e rendere la nostra mente calma e pacifica: libera da preoccupazioni e disturbi per poter sperimentare la vera felicità. Con la meditazione costante saremo in grado di rimanere sempre felici, anche nelle circostanze più difficili, perché il nostro umore non dipenderà più da eventi esterni, ma sarà da noi controllato, grazie al maggiore equilibrio conquistato.
Se ci alleniamo sistematicamente nella meditazione, alla fine saremo in grado di sradicare dalla nostra mente le delusioni che sono le cause di tutti i nostri problemi e sofferenze. In questo modo, sperimenteremo una pace interiore permanente, nota come "liberazione" o "nirvana".
Sebbene la pratica della meditazione abbia legami con molti insegnamenti religiosi diversi, la meditazione riguarda meno la fede e più l'alterazione della coscienza, la ricerca della consapevolezza e il raggiungimento della pace.
Anche se non esiste un modo giusto o sbagliato per meditare, è importante trovare una pratica che si allinei con le nostre esigenze e integri la nostra personalità.
Esistono molte modalità per meditare, qui a seguire si riportano quelle più diffuse: meditazione vipassana; meditazione della consapevolezza (o mindfulness); meditazione spirituale; meditazione zen; meditazione in movimento; meditazione con i mantra; meditazione trascendentale; meditazione yoga; meditazione kundalini.
In questo e nei prossimi articoli tratteremo il tema della meditazione della consapevolezza tratto da “La pratica della consapevolezza” di Henepola Gunaratana.
Il buddhismo Theravada si rivolge a due tipi principali di meditazione che rappresentano le diverse abilità mentali, i modi di funzionamento o qualità della coscienza. Nella lingua pali, questi due tipi vengono chiamati: vipassana e samatha.
Vipassana può essere tradotto con insight, intuizione: la chiara ed esatta consapevolezza di quello che sta accadendo nel momento in cui accade. Samatha può essere tradotta con le espressioni concentrazione e quiete, allorché essa è concentrata su un unico oggetto e non le viene permesso di vagare. Si tratta di uno stato di pace e tranquillità. Le meditazioni si dividono principalmente in quelle che sottolineano la componente samatha, ci si concentra su un oggetto, un’immagine, un mantra, la fiamma di una candela per escludere dalla coscienza tutti gli altri pensieri e percezioni sino ad arrivare ad uno stato di estasi e quelle basate sulla consapevolezza, in questo caso colui che medita usa la concentrazione come uno strumento in virtù del quale la sua consapevolezza può avere ragione del muro di confusione che lo separa dalla luce vivente delle realtà. Raggiungere la luce è la liberazione, meta di tutti i sistemi di pratica buddhista.
Qual è lo scopo della meditazione? Secondo la tradizione buddista la meditazione purifica la mente e la riporta ad uno stato di tranquillità e consapevolezza, a uno stato di concentrazione e comprensione. Il meditante realizzato ha raggiunto una profonda comprensione della vita e inevitabilmente, animato da un amore profondo e mai critico, si metterà in relazione con il mondo.
Henepola Gunaratana paragona la meditazione alla coltivazione di una terra vergine: per ricavare da una foresta una campagna, prima è necessario abbattere gli alberi, poi arare il suolo e infine fertilizzare il terreno, spargere i semi e procedere con il raccolto. Questo significa che per maturare la fede, la moralità, la consapevolezza e la saggezza è necessario prima rimuovere i fattori di disturbo presenti nella nostra mente e poi fertilizzare con energia positiva e disciplina.
Quindi la meditazione porta la persona ad una trasformazione personale.
Nei prossimi articoli parleremo meglio dell'atteggiamento e della pratica della consapevolezza e come affrontare i problemi e le distrazioni per raggiungere lo stato meditativo ottimale. Chiuderemo infine con un focus sulla meditazione nella vita di tutti i giorni.
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