Gli effetti positivi della gratitudine
Rubrica di Metafisica
di Sabrina Mainolfi
Il sentimento di gratitudine è una delle espressioni più evidenti della capacità di amare. La gratitudine è un fattore essenziale per stabilire il rapporto con l'oggetto buono e per poter apprezzare la bontà degli altri e la propria. (Melanie Klein, 1882-1960, psicoanalista austriaca-britannica, dallo studio psicoanalitico 'Invidia e gratitudine', 1957).
La gratitudine è un'emozione positiva che implica essere grati e riconoscenti ed è associata a numerosi benefici per la salute mentale e fisica. Quando provi gratitudine, ti senti grato per qualcosa o qualcuno nella tua vita e rispondi con sentimenti di gentilezza, calore e altre forme di generosità. La parola gratitudine può avere diversi significati a seconda di come gli altri la usano e in quale contesto.
"In termini generali, la gratitudine deriva dal riconoscimento verso qualcosa di buono, accompagnato da una valutazione che qualcuno, sia un altro individuo o una fonte impersonale, come la natura o un'entità divina, ne è responsabile", Lúzie Fofonka Cunha, Lucia Campos Pellanda e Caroline Tozzi Reppold in un articolo del 2019 pubblicato sulla rivista Frontiers in Psychology.
Essere grati contribuisce ad aumentare la sensazione di fiducia che è a sua volta connessa con livelli più bassi di stress e ansia. Vivere e praticare la gratitudine potrebbe essere un antidoto davvero potente al malessere così diffuso nella nostra società.
L'argomento è qualcosa che ha interessato studiosi e filosofi religiosi fin dall'antichità, ma nel contesto sociale la ricerca sulla gratitudine ha trovato un suo contesto soltanto negli anni '50, quando psicologi e sociologi hanno iniziato ad esaminare l'impatto che la gratitudine ha su individui e gruppi. Da allora, l'interesse per l'argomento è cresciuto notevolmente man mano che i potenziali benefici per la salute sono diventati sempre più evidenti.
Dati i forti legami nella letteratura tra consapevolezza e benessere, i ricercatori hanno esaminato come la gratitudine potesse fungere da mediatore nella relazione tra consapevolezza e umore. Inoltre, poiché si ritiene che la gratitudine rafforzi i legami con gli altri, hanno anche testato come la gratitudine e il supporto sociale percepito potessero fungere da mediatori in un modello multimediale. In particolare, è stato dimostrato che la consapevolezza contribuisce all'espressione di una maggiore gratitudine che, a sua volta, influenza un accresciuto senso di sostegno percepito (Wood, Maltby, Gillett, Linley, & Joseph, 2008).
Il semplice diario per cinque minuti al giorno su ciò per cui siamo grati può aumentare la nostra felicità a lungo termine di oltre il 10% (Emmons & McCullough, 2003; Seligman, Steen, Park e Peterson, 2005). Si scopre che notare ciò che già abbiamo può farci sentire più positivi riguardo alle nostre vite.
Il ricercatore Chih-Che Lin (2017) ha scoperto che anche quando si controlla la personalità, un alto livello di gratitudine ha un forte impatto positivo sul benessere psicologico, sull'autostima e sulla depressione. Fondamentalmente, questo significa che possiamo raccogliere i migliori benefici della gratitudine incarnando la gratitudine e vivendo veramente una vita di gratitudine, uno stato che possiamo raggiungere attraverso la pratica e l'impegno regolari.
Come facciamo ad esercitare la gratitudine?
Per esempio: trascorrendo qualche momento pensando alle cose della vita per le quali essere grati; fermarsi ad osservare e riconoscere la bellezza di qualcosa che incontriamo quotidianamente; essere grati per la salute; ringraziare una persona facendo del bene e dimostrando la propria gratitudine; prestare attenzione alle piccole cose della vita che portano gioia e pace; praticare la meditazione o la preghiera incentrata sul ringraziamento.
“Svegliandomi stamattina, vedo il cielo blu. Unisco le mie mani in segno di gratitudine per le tante meraviglie della vita; per avere 24 nuove ore davanti a me.” Thich Nhat Hanh
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